Nel 1996 la guerra era la protagonista indiscussa. Arrivai in Burundi con uno zaino rosso di quelli che si usano in montagna e una grande valigia con le rotelle. L'avventura era cominciata all'aeroporto di Torino. Munita di una lettera del Governo nella quale si dichiarava che viaggiavo in missione umanitaria, mi ero presentata con sessanta chili in più di quanto permesso. Il funzionario della compagnia aerea cercò di aiutarmi. In ogni modo era una sfida portare tutto quel carico per una persona di 49 chili (il mio peso di quel tempo). Il funzionario mi condusse in un'altra sala e risistemò i pacchetti di caffè, pasta, la moka e tante lattine e pacchettini di cibo. Chi mi avesse visto in quel momento avrebbe detto che ero in partenza per un'isola deserta. Dopo aver sistemato tutto, con l'aiuto di quel giovanotto, misi lo zaino sulle spalle e partii. Al momento di salire la scala dell'aereo persi l'equilibrio. Un signore che era dietro di me cercò di aiutarm
Uma escritora que ama a fotografia e a fotoliteratura.